"Fra cedevoli sponde...", Piccoli esperimenti di poesia

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lamya
view post Posted on 2/3/2006, 18:56




Di tanto in tanto, nel corso di questi ultimi sei anni ho tentato di fare dei piccoli esperimenti di poesia.
Ho conservato alcuni di questi esperimenti, quelli che mi erano più cari , quelli nei quali in qualche modo mi ci rispecchio.
Alcune poesie sono rimaste intonse , così come sono nate, altre son state modificate ed hanno subito delle contaminazioni.
Ne posto qui di seguito alcune che ancora mi piacciono.


L'effimera virtù

Non chiedermi
dell’arte d’esser felice
abbasserò gli occhi

Di questa virtù
vado cercando i segni
nelle pieghe dell’ anima

Non chiedermi
di questo viaggio
perché son leggere le mie orme

Sono ciò che sono
e cammino
su frammenti di conchiglie in riva al mare.




La fiamma

Piano

sul cuore della fiamma
prendono forma
le immagini buone del passato.

S'alzano

faville di pianti e di sorrisi
di carezze accoccolate
lontane dal dolore.

Lentamente

sulle braci la vita si consuma.
.......................................basta un soffio lieve a rischiarare il buio.


IN UN GRAMMO DI LUCE
.....................image






LA NOTTE DI TEODORA


La notte di Teodora
è musa rutilante
d'oro

voce che narra
sul filo di luce
delle pietre
Bisanzio e
i suoi fasti.

Questa è l'ora
in cui il silenzio
e la storia
fecondano .

I pensieri
fra le ombre
divengon torrenti
e si mescolano
nelle verità riflesse

L'anima è piatta
sulle mura
fra l'eco arcaico
dei canti


E'una notte calda Teodora
una notte da tenere
su un palmo di mano

da respirare
contro l'infinito.






NEL FONDO DEL SILENZIO


Conosci
la forma delle mie ferite.

S'inerpicano i pensieri
e discendono a valle
in una fitta trama.

Poesia fragile
di un tempo
in cui forse siamo stati
sussurri
e alito di vento.

Sto
immobile
nel fondo del silenzio.






IL VOLO DELL'AQUILA


Sono lo specchio del tempo
le mani
i miei occhi
questi capelli
raccolti alla nuca
da tre fili d'argento

Un filo per la paura
un filo per la nostalgia
ed uno per la rassegnazione

Ogni alba rallenta la vita
ogni tramonto porta un ricordo
La vita si stempera
e disperde i riflessi
disegnando più lunghe
le ombre

Col tempo
l'anima è lontana
diviene più fragile
e l'armatura si frantuma
nel vento.

Inseguo l'indifferenza
per non intuire
la fine di questi giorni
che vanno

Vorrei di nuovo
l'orgoglio dell'aquila
per dispiegare lo sguardo
sulle messi pettinate
nei campi
sulle distese d'acqua
oltre le terre

Ardire di nuovo
le cime
e sfidare incosciente
le chimere di oggi
le chimere di sempre

Le ali ormai
sono cenere
accanto alla grevità
dei miei passi

......................così
......................cerco conforto
......................nelle parole che ho dentro

Il pensiero
è un amante fedele
rotegge
dall'arroganza del tempo
e nei sentieri della memoria
governa il dolore


Osservo paziente
il mio cielo .


Il canto di Eolo



Ti ho respirato
dove il cielo comincia.

Mutevole
come il grano nel vento


Nel tempo scivola
ogni mio perduto canto.




Tamerici e limonio




Fugge lo sguardo
sullo specchio dell’acqua,
quiete salmastra
di tamerici e limonio

Poggiato sul velo opalino
un airone resiste
cinereo
sulle esili zampe.

I lavorieri sono antiche vestigia
del ritmo incessante di vecchi mestieri
di reti trascinate
di pelli riarse dal sole.

I sentieri si snodano
su lingue sottili
e il respiro talvolta si perde
nei giorni di nebbia.

.....................Qui

il tempo è un testimone fedele
di storie d’acque e di terre.

..................... ascolto il racconto.



FRA I PINI

Fra i pini soffia la brezza
di un giorno vestito di nuovo.

Il cielo si terge
E l'aria profuma d'azzurro.

Una giunchiglia spavalda di luce
m'avvolge di giallo
mentre annuso i colori
e respiro il calore .

Sembra una nuova stagione
lontana dal rosso scarlatto
dei cento dolori
di autunni passati

Sale dal mare una tiepida notte
intrisa di sale
e mesce nel cielo
l'odore di resina
con la prima stella.


In questo giorno assopito
come aria turchina
ricamata dal volo di rondini lievi...............pensami.




NEL CAMPO DI PANNOCCHIE
( A mio padre)



Quel che resta di te
sono le foto
che t'han rubato l'anima
e quel profumo di pino silvestre
sul collo e sui polsi
della tua camicia celeste

Schiocca ancora
il mio bacio di bambina
sulla barba appena fatta
ed è ancora freddo
sulle labbra e nella gola
il gelato panna e cioccolata
del sabato sera

Quel che resta di te
Son le rughe fuori posto
e quel viso da ragazzo
che il tempo
non t'ha mai rubato.

Ricordi il vento caldo dell'estate
e le corse
un metro sotto al granoturco?

"sembri un gatto piccolina
ti perderai fra le pannocchie."

e toccavi le mie ciglia
la punta del mio naso
per solleticare l'allegria
scompigliandomi i capelli
mentre le risate si perdevano
nella tiepidezza della sera

Quel che resta di te
sono i gesti
e le mani sui fianchi
mentre aspettavi sull'uscio
il giorno tramontare
con lo sguardo imbarazzato
nel trovarmi donna
ormai

Quel che ho
sono le tue ciglia lunghe
e il mio sguardo spaurito
quando ho scorto
spesa in una sola lacrima
la paura di andare via
e partire solo per il viaggio

"sembravi così piccolo
così solo
nel tuo campo di pannocchie
senza voci
a ritrovar la strada del ritorno"

Quel che resta di te
è la voglia di un abbraccio
di una carezza sui capelli
e il gesto lento
a smorzar la luce
sopra il mio cuscino
alle soglie dei miei sogni

Ormai è notte
e non c'è nessuno più
che vegli su di me

È giunto il tempo
di lasciarti andare
per non soffrire più




Il pane e le rose


Nera di stormo
sul rosso cangiante di questo tramonto.

Corpo e parola
su questa tela confusa
di luci e di ombre.



Pennellate di giorni passati e presenti
mentre graffio il mio cielo
di assurda follia.

Scaveró la mia anima
fino al pane e alle rose.


solo allora felice.


INTERFERENZE



Siamo così noi due

Interferenze reciproche

Migranti

fra le accoglienze negate.


Sei pensiero divelto.

uno squarcio improvviso

nel il mio muro di pietre allineate

e ritorni ogni giorno di più

per ignote ragioni.




Nei tuoi anni


Nei tuoi anni
scivolano mille stagioni
si confondono le certezze
e brillano i colori.

In questo tempo
il vento addolcisce la roccia
e l'acqua leviga il letto del fiume
lasciando che fuori scorrano i giorni.

E' un volo
in perfetto equilibrio nel cielo
all'incrocio dei venti.


Raccontami le nuvole


Talvolta il pensiero scivola
in un viaggio incantato e dolente
.......................unicità di un ordito del caso.

L'anima si placa
e pare sopita
sul filo di luce nell'alba
come un segno impercettibile
.......................sul tessuto del Sole che nasce.
Sortiscono ricordi raminghi
mentre calcolo il volume della vita
e passando su strane equazioni
sommo il peso dei sogni.

Lentamente si palesa il respiro
in un ritmo ancestrale.
Il rumore del cuore
è un pentagramma sconosciuto
che scrive il dolore e la gioia.

Cerco gli angoli in un cerchio
la fine degli arcobaleni
il suono del silenzio.
Conto le formiche in fila
sui fili dell'erba bagnata

Trovarò l'equilibrio perfetto del volo
con indosso le mie ali di cera .

La serenità ha un sapore strano
sa di nuvole nella bocca
schiacciate sul palato
voluminose masse di nulla.


Occorre essere felici
per raccontare le nuvole?






TRA IL ROVO E IL BIANCOSPINO

Nutro la mia anima
di marmellata e di lamponi.

Conto le tua ciglia
ad una ad una.

Il tempo posa le parole
fra il rovo e biancospino.
ed incollo i miei pensieri
quattro dita sotto la Luna.

I sogni sono di velluto
nella notte
ma cambiano colore
quando si fa giorno.

Negli occhi riflessi
tracce di noi.
Le tua braccia aperte
Hanno letto
Il mio andare.

Non c'è virtù
né equilibrio
nel desiderio negato

Di te
il mio antico bisogno
d'imparare la libertà
e di respirare
ad occhi chiusi il mondo

Se puoi
insegnami l'arte buio
dei passi incerti a mani protese
cercando le forme
e i contorni dei desideri

Le mani
raccolgono i pensieri
e raccontano il presente

Abbiamo danzato
al lume gentile di una candela
e l'ho intuita la libertà.






Là dove osa



Di rosa madreperla
e d’infinita luce
è il volo del gabbiano

Le ali
disegnano
il riverbero del Sole

là dove osa
impossibile
il pensiero


mi poso.







Tempo!

Dieci minuti
per pensare a noi.
Per metterci dentro tutta la tua poesia
tutta la mia.

Dieci minuti
Dieci minuti non bastano
per i tuoi sorrisi di sole
per la tua tristezza
la lontananza
le mie voglie e le mie mancanze.

Tempo!
Domani è troppo lontano
ieri rimpianto

Tempo!
Dentro il pensiero
la luna e le stelle
il vento
gli anni alle spalle
i giorni a venire
i baci
e le mille carezze

Tempo!
Non passa il bisogno.
Intorno le cose
si frantumano
in mille scaglie di nulla



Tempo ed ingannerò di nuovo la notte.


IN ASSENZA

Si fa rossa di brace

questa notte.

S’alzano grigi i pensieri

legati da un respiro

negli anelli di fumo

di un’altra sigaretta.


Prigioniera a metà


Le notti d’inverno
sono silenziose

Scivolerà questo tempo
fino all’alba
fra il nulla e l’impossibile.







Tu

tu osservi sempre il mio cammino

ed ancora mi stupisci

quando allarghi le tue ali

e mi ci chiudi dentro in un abbraccio

con un bacio sui capelli.

Edited by lamya - 2/3/2006, 19:14
 
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Mnemosine
view post Posted on 2/3/2006, 21:01




tutte bellissime...
nota speciale (per me) al canto di eolo!!

 
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Scelto dalle Tenebre
view post Posted on 5/3/2006, 13:44




Io l'ho sempre pensato che eri una donna speciale :-) Le posso copiare e tenere sul pc? Sono bellissime davvero, complimenti...
Un bacione
Alessandro
 
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lamya
view post Posted on 6/3/2006, 21:05




Certo che puoi.
Quando ciascuno di noi scrive qualcosa, questo cessa di essere suo.
Considero invece un bel complimento ed una lusinga la tua richiesta.
biggrin.gif
Laura
 
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lupesio
view post Posted on 7/3/2006, 23:27




Leggerò con calma le poesie. Per ora ti lascio gli auguri per domani.
Ciao lamya.
 
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lamya
view post Posted on 26/6/2006, 23:18




COSI' E'

Così è
seppur lontana
l’immagine
di te

La notte
cela queste rughe
mentre sciogli
i miei capelli
fra le dita.

Così
come
un tempo fu
e nessuno mai.



 
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postaccio
view post Posted on 16/8/2006, 01:52




Pococcorreadarluce
allamyastrabicavita
pocobastafarbuio.
Separolesonfiamma
lieveventochesoffia
edèspenta.
Seduecorpispogliati
sonfuoco
unavestelospegne.
Lamyavestedovè
quandosognoconte?
Socheattendepiegata
laggiùaipiedidelletto
dellamyanottechiara.



Nelmioparcocamminocosparso
divecchiemaceriedivita
edornuovamenteseduto
leriguardoconocchisereni
purtemendochesubitamente
sisolleviognipietradinuovo
liberandounfantasmaciascuna.
Quantobeneconoscoqueiveli
ombrebianchespiegatesugliocchi!
Dadecennimichiudonlavia.
Datregiornidinuovo
lamyavitaèlamya.
Pococcorreadarluce.
Pocobastafarbuio.

 
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lamya
view post Posted on 10/9/2006, 19:41




SETTEMBRE

Argentea di pioppi
scivola la riva del fiume
e l’aria
si bagna della prima
rugiada

Le fronde degli alberi
si tingono
di rossi e gialli
novelli.
mentre
lo sguardo rincorre
i primi stormi migranti
che graffiano il cielo


L’estate è alle spalle
l’inverno
ancora lontano.


Respiro



Edited by lamya - 11/9/2006, 20:39
 
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Argonauta54
view post Posted on 13/11/2006, 19:01




Carissima Laura, per ora ne ho lette alcune, sino a quella dedicata a tuo padre, sono molto spontanee e belle ricche di dolcezza, intensità e amore per la vita. E' un peccato che tu non scriva piu spesso poesia. In molte ho ritrovato la tua terra e il contrapporsi delle emozioni con i colori, un acquarello di sentimenti. Quella di tuo padre è ingiudicabile in quanto appartiene solo a te e l'assomiglio a quella che scrissi io per il mio dopo la sua morte . Ci sono davvero tante affinità avremo spero modo di parlarne, un bacio dolcissimo.
 
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8 replies since 2/3/2006, 17:51   348 views
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