Di tanto in tanto, nel corso di questi ultimi sei anni ho tentato di fare dei piccoli esperimenti di poesia.
Ho conservato alcuni di questi esperimenti, quelli che mi erano più cari , quelli nei quali in qualche modo mi ci rispecchio.
Alcune poesie sono rimaste intonse , così come sono nate, altre son state modificate ed hanno subito delle contaminazioni.
Ne posto qui di seguito alcune che ancora mi piacciono.L'effimera virtùNon chiedermi
dell’arte d’esser felice
abbasserò gli occhi
Di questa virtù
vado cercando i segni
nelle pieghe dell’ anima
Non chiedermi
di questo viaggio
perché son leggere le mie orme
Sono ciò che sono
e cammino
su frammenti di conchiglie in riva al mare.La fiammaPiano
sul cuore della fiamma
prendono forma
le immagini buone del passato.
S'alzano
faville di pianti e di sorrisi
di carezze accoccolate
lontane dal dolore.
Lentamente
sulle braci la vita si consuma.
.......................................basta un soffio lieve a rischiarare il buio. IN UN GRAMMO DI LUCE.....................LA NOTTE DI TEODORALa notte di Teodora
è musa rutilante
d'oro
voce che narra
sul filo di luce
delle pietre
Bisanzio e
i suoi fasti.
Questa è l'ora
in cui il silenzio
e la storia
fecondano .
I pensieri
fra le ombre
divengon torrenti
e si mescolano
nelle verità riflesse
L'anima è piatta
sulle mura
fra l'eco arcaico
dei canti
E'una notte calda Teodora
una notte da tenere
su un palmo di mano
da respirare
contro l'infinito. NEL FONDO DEL SILENZIOConosci
la forma delle mie ferite.
S'inerpicano i pensieri
e discendono a valle
in una fitta trama.
Poesia fragile
di un tempo
in cui forse siamo stati
sussurri
e alito di vento.
Sto
immobile
nel fondo del silenzio.IL VOLO DELL'AQUILASono lo specchio del tempo
le mani
i miei occhi
questi capelli
raccolti alla nuca
da tre fili d'argento
Un filo per la paura
un filo per la nostalgia
ed uno per la rassegnazione
Ogni alba rallenta la vita
ogni tramonto porta un ricordo
La vita si stempera
e disperde i riflessi
disegnando più lunghe
le ombre
Col tempo
l'anima è lontana
diviene più fragile
e l'armatura si frantuma
nel vento.
Inseguo l'indifferenza
per non intuire
la fine di questi giorni
che vanno
Vorrei di nuovo
l'orgoglio dell'aquila
per dispiegare lo sguardo
sulle messi pettinate
nei campi
sulle distese d'acqua
oltre le terre
Ardire di nuovo
le cime
e sfidare incosciente
le chimere di oggi
le chimere di sempre
Le ali ormai
sono cenere
accanto alla grevità
dei miei passi
......................così
......................cerco conforto
......................nelle parole che ho dentro
Il pensiero
è un amante fedele
rotegge
dall'arroganza del tempo
e nei sentieri della memoria
governa il dolore
Osservo paziente
il mio cielo .
Il canto di EoloTi ho respirato
dove il cielo comincia.
Mutevole
come il grano nel vento
Nel tempo scivola
ogni mio perduto canto.
Tamerici e limonioFugge lo sguardo
sullo specchio dell’acqua,
quiete salmastra
di tamerici e limonio
Poggiato sul velo opalino
un airone resiste
cinereo
sulle esili zampe.
I lavorieri sono antiche vestigia
del ritmo incessante di vecchi mestieri
di reti trascinate
di pelli riarse dal sole.
I sentieri si snodano
su lingue sottili
e il respiro talvolta si perde
nei giorni di nebbia.
.....................Quiil tempo è un testimone fedele
di storie d’acque e di terre.
..................... ascolto il racconto.FRA I PINIFra i pini soffia la brezza
di un giorno vestito di nuovo.
Il cielo si terge
E l'aria profuma d'azzurro.
Una giunchiglia spavalda di luce
m'avvolge di giallo
mentre annuso i colori
e respiro il calore .
Sembra una nuova stagione
lontana dal rosso scarlatto
dei cento dolori
di autunni passati
Sale dal mare una tiepida notte
intrisa di sale
e mesce nel cielo
l'odore di resina
con la prima stella.
In questo giorno assopito
come aria turchina
ricamata dal volo di rondini lievi
...............pensami.
NEL CAMPO DI PANNOCCHIE( A mio padre)
Quel che resta di te
sono le foto
che t'han rubato l'anima
e quel profumo di pino silvestre
sul collo e sui polsi
della tua camicia celeste
Schiocca ancora
il mio bacio di bambina
sulla barba appena fatta
ed è ancora freddo
sulle labbra e nella gola
il gelato panna e cioccolata
del sabato sera
Quel che resta di te
Son le rughe fuori posto
e quel viso da ragazzo
che il tempo
non t'ha mai rubato.
Ricordi il vento caldo dell'estate
e le corse
un metro sotto al granoturco?
"sembri un gatto piccolina
ti perderai fra le pannocchie."
e toccavi le mie ciglia
la punta del mio naso
per solleticare l'allegria
scompigliandomi i capelli
mentre le risate si perdevano
nella tiepidezza della sera
Quel che resta di te
sono i gesti
e le mani sui fianchi
mentre aspettavi sull'uscio
il giorno tramontare
con lo sguardo imbarazzato
nel trovarmi donna
ormai
Quel che ho
sono le tue ciglia lunghe
e il mio sguardo spaurito
quando ho scorto
spesa in una sola lacrima
la paura di andare via
e partire solo per il viaggio
"sembravi così piccolo
così solo
nel tuo campo di pannocchie
senza voci
a ritrovar la strada del ritorno"
Quel che resta di te
è la voglia di un abbraccio
di una carezza sui capelli
e il gesto lento
a smorzar la luce
sopra il mio cuscino
alle soglie dei miei sogni
Ormai è notte
e non c'è nessuno più
che vegli su di me
È giunto il tempo
di lasciarti andare
per non soffrire piùIl pane e le roseNera di stormo
sul rosso cangiante di questo tramonto.
Corpo e parola
su questa tela confusa
di luci e di ombre.
Pennellate di giorni passati e presenti
mentre graffio il mio cielo
di assurda follia.
Scaveró la mia anima
fino al pane e alle rose.
solo allora felice.
INTERFERENZESiamo così noi due
Interferenze reciproche
Migranti
fra le accoglienze negate.
Sei pensiero divelto.
uno squarcio improvviso
nel il mio muro di pietre allineate
e ritorni ogni giorno di più
per ignote ragioni.Nei tuoi anniNei tuoi anni
scivolano mille stagioni
si confondono le certezze
e brillano i colori.
In questo tempo
il vento addolcisce la roccia
e l'acqua leviga il letto del fiume
lasciando che fuori scorrano i giorni.
E' un volo
in perfetto equilibrio nel cielo
all'incrocio dei venti.Raccontami le nuvole
Talvolta il pensiero scivola
in un viaggio incantato e dolente
.......................unicità di un ordito del caso.
L'anima si placa
e pare sopita
sul filo di luce nell'alba
come un segno impercettibile
.......................sul tessuto del Sole che nasce.
Sortiscono ricordi raminghi
mentre calcolo il volume della vita
e passando su strane equazioni
sommo il peso dei sogni.
Lentamente si palesa il respiro
in un ritmo ancestrale.
Il rumore del cuore
è un pentagramma sconosciuto
che scrive il dolore e la gioia.
Cerco gli angoli in un cerchio
la fine degli arcobaleni
il suono del silenzio.
Conto le formiche in fila
sui fili dell'erba bagnata
Trovarò l'equilibrio perfetto del volo
con indosso le mie ali di cera .
La serenità ha un sapore strano
sa di nuvole nella bocca
schiacciate sul palato
voluminose masse di nulla.
Occorre essere felici
per raccontare le nuvole?TRA IL ROVO E IL BIANCOSPINONutro la mia anima
di marmellata e di lamponi.
Conto le tua ciglia
ad una ad una.
Il tempo posa le parole
fra il rovo e biancospino.
ed incollo i miei pensieri
quattro dita sotto la Luna.
I sogni sono di velluto
nella notte
ma cambiano colore
quando si fa giorno.
Negli occhi riflessi
tracce di noi.
Le tua braccia aperte
Hanno letto
Il mio andare.
Non c'è virtù
né equilibrio
nel desiderio negato
Di te
il mio antico bisogno
d'imparare la libertà
e di respirare
ad occhi chiusi il mondo
Se puoi
insegnami l'arte buio
dei passi incerti a mani protese
cercando le forme
e i contorni dei desideri
Le mani
raccolgono i pensieri
e raccontano il presente
Abbiamo danzato
al lume gentile di una candela
e l'ho intuita la libertà. Là dove osa
Di rosa madreperla
e d’infinita luce
è il volo del gabbiano
Le ali
disegnano
il riverbero del Sole
là dove osa
impossibile
il pensieromi poso.
Tempo!
Dieci minuti
per pensare a noi.
Per metterci dentro tutta la tua poesia
tutta la mia.
Dieci minuti
Dieci minuti non bastano
per i tuoi sorrisi di sole
per la tua tristezza
la lontananza
le mie voglie e le mie mancanze.
Tempo!
Domani è troppo lontano
ieri rimpianto
Tempo!
Dentro il pensiero
la luna e le stelle
il vento
gli anni alle spalle
i giorni a venire
i baci
e le mille carezze
Tempo!
Non passa il bisogno.
Intorno le cose
si frantumano
in mille scaglie di nulla
Tempo ed ingannerò di nuovo la notte.
IN ASSENZASi fa rossa di brace
questa notte.
S’alzano grigi i pensieri
legati da un respiro
negli anelli di fumo
di un’altra sigaretta.Prigioniera a metà
Le notti d’inverno
sono silenziose
Scivolerà questo tempo
fino all’alba
fra il nulla e l’impossibile.Tu tu osservi sempre il mio cammino
ed ancora mi stupisci
quando allarghi le tue ali
e mi ci chiudi dentro in un abbraccio
con un bacio sui capelli.
Edited by lamya - 2/3/2006, 19:14