Ho preso un treno al volo ieri sera. Un treno che mi portasse lontano, in qualsiasi luogo, anche sconosciuto.
Mi sono lasciato andare in carrozza, mi sono addormentato profondamente, aspettando quella voce che mi dicesse - Sei arrivato -
Quella voce profonda, calda, rassicurante, quella voce da genitore che sento dentro e che a volte dimentico perchè passa molto tempo senza che l'ascolto. Ho preso un treno al volo,per ritrovare quella voce, con la paura di averla perduta.
Il sonno è stato molto agitato, forse per colpa della paura, dell'ignoto, o per quel malessere che mi pervade l'anima quando sono solo, un sonno confuso: confuso e disperato.
- Ecco sei arrivato -
E' un caldo invito al risveglio a una nuova vita semplice e d'equilibrio, lontano dal casino che mi circondava fino a un giorno fa.
Ora sono in uno spazio nuovo, tutto da dedicare in uno spazio dedicato da chi nella pratica della sua vita quotidiana trova il tempo ser dedicarsi anche agli altri in modo semplice e creativo.
Il risveglio, qui, adessso, è quieto, vuoto, in luogo che pare quasi immobile. Un senso di pace mi entra dentro, e non mi preoccupa se sono privo di idee, perchè sono anche senza conflitti e fino ieri vivevo in un ambiente dove l'accusa, l'attacco, la difesa, erano un bisogno comune forse per non sentirci soli di fronte a un capolinea, dove giorno dopo giorno percepivo pulsioni non dettate dall'amore ma dalla paura, dalla sofferenza che si può sentire quando non si intravede un futuro migliore, più appagante.
Adesso, è giunto il momento per ritornare all' Essere, libero da pregiudizi, aspettative, eccezioni, è il momento di crescere ancora e di continuare a vivere con tutti senza giudizi, e con amore.
Il risveglio è un ritorno alla realtà.