30 Novembre 1786, il giorno dopo

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lamya
view post Posted on 1/12/2005, 23:18




Che la storia sia da intendere come una serie di lunghe medie e brevi durati , di congiunture e di avvenimenti credo sia cosa ormai assodata, ma il valore simbolico che alcune date storiche assumono ai fini della determinazione dei livelli di una civiltà deve essere invece spesso ricordato.

30 novembre 1786 :
“Pietro Leopoldo, per grazia di Dio, principe reale d'Ungheria e di Boemia, arciduca d'Austria, granduca di Toscana “
Con la più grande soddisfazione dei Nostro paterno cuore Abbiamo finalmente riconosciuto che la mitigazione delle pene congiunta con la più esatta vigilanza per prevenire le reazioni, e mediante la celere spedizione dei Processi, e la prontezza e sicurezza della pena dei veri Delinquenti, invece di accrescere il numero del Delitti ha considerabilmente diminuiti i più comuni, e resi quasi inauditi gli atroci, e quindi Siamo venuti nella determinazione di non più lungamente differire la riforma della Legislazione Criminale, con la quale abolita per massima costante la pena di Morte, come non necessaria ( ... ) Siamo venuti nella determinazione di abolire come Abbiamo abolito con la presente Legge per sempre la Pena di Morte contro qualunque Reo, sia presente, sia contumace, ed ancorché confesso, e convinto di qualsivoglia Delitto dichiarato Capitale dalle Leggi fin qui promulgate, le quali tutte Vogliamo in questa parte cessate ed abolite.( ... )
Tale è la Nostra volontà, alla quale Comandiamo che sia data piena Esecuzione in tutto il nostro Gran Ducato, non ostante qualunque legge, Statuto, Ordine, o Consuetudine in contrario.
Dato in Pisa li 30 Novembre 1786.


E fu così che nel giro di circa un decennio tutti gli altri stati Italiani abolirono la pena capitale.
Non a caso però questo Istituto ricompare proprio nella seconda metà degli anni venti del secolo scorso a firma di Benito Mussolini ed ulteriormente ratificata nel 30 con il Codice Rocco divenendo un altro degli strumenti repressivi della dittatura.
Con la caduta del regime fascista e l’avvento della Repubblica il nostro documento costituzionale all’articolo 27 bandisce la pena capitale, anche se per correttezza storica va detto che essa rimase in vigore per molti anni ancora per reati in ambito militare, il nostro Paese infatti è totalmente abolizionista solo da poco più di dieci anni .
Il terzo millennio è auspicato da tutti quale era dei diritti umani e se fin dal millessettecento Cesare Beccaria nel suo “Dei delitti e delle pene” condanna lo Stato che per punire un delitto ne commette un altro, di converso sono ancora 74 i Paesi che applicano questo Istituto adducendo a motivazione l’effetto deterrente e la necessità di punire esemplarmente i delitti gravi.
Per quanto mi riguarda … spero che siano state tante le luci che hanno brillato sulle grandi città da un capo all’altro del mondo ieri sera a dire”che nessuno tocchi Caino”.

Edited by lamya - 1/12/2005, 23:19
 
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