| Ho imparato con calma la serenità.
Non che la consideri una conquista definitiva, ma almeno ci sono arrivata e per adesso sono lì. Alla faccia delle avversità sono lì, ci sono e basta, del resto che me ne importa? Ho sempre rifuggito gli urlatori e rifuggo da chi grida per dire :” io sono io e voi non siete un cazzo” .
Io sono io.
Fuggo e fuggo il più velocemente possibile dai detentori delle certezze e delle sicurezze, tanto con loro con c’è dialogo e qualsiasi cosa tu dica viene letta a proprio uso e consumo. Non sono una moderata , quella dei compromessi a tutti i costi, semplicemente non mi vestirò mai di manicheismo. Essì, sono una speculativa, mi piacciono i ragionamenti sinuosi e non le curve secche, mi piace fermarmi e guardare il panorama. I viaggi diretti senza soste, dritti alle mete li lascio agli altri, a quelli che hanno sempre le idee chiare nella vita .
Le mie sono sempre state confuse e me vanto.
Non mi piace alzare la voce, non mi piacciono e se incontro un ostacolo sulla mia strada mica me la prendo con l’ostacolo; mi chiedo e mi muovo in ragione del suo superamento.
Sono fallace? Forse, ma ho sangue freddo e pazienza .
Ieri mattina son partita da Milano con il sole e voilà all’improvviso la neve per strada.
(Metafore... io le adoro)
L’imprevisto mi piace , mi mette alla prova e mi misura.
L’inverno improvviso per 50 km ...
Ho semplicemente rallentato il mio andare ed ho osservato il cielo scurire e i rami degli alberi farsi diversi e scheletrici , i fiocchi che scendevano giù.
Nessun panico, le sorprese mi piacciono.
Tanto 50 km dopo il cielo di nuovo è mutato ed potuto premere l’accelleratore.
Ci è voluto del tempo ad invecchiare, c’è voluto del tempo e rospi da ingoiare. Ho battuto la mia angoscia e la cronica insoddisfazione di me, ma io ho vinto. Sto proprio bene oggi e non ho la voce rauca e non sento il fiato corto. Grida chi non sa parlare. Parla sempre chi non sa ascoltare.
Io so fare entrambe le cose e se sembro schifosamente compiaciuta di me stessa , è vero, lo sono.
Era un bello spettacolo quella neve improvvisa era bello e non stavo dietro una finestra a guardare , c’ero proprio nel mezzo , arrivando a casa ugualmente.
Non sono un’ottima guidatrice, ma so condurre un’auto, so accelerare se serve, rallentare se serve.
I parcheggi, metaforicamente parlando son sempre stati la mia più grande difficoltà: non prendo mai bene le misure, eppure col tempo ho imparato anche quelli.
Strano a dirsi ma non mi sono mai stati sottratti dei punti sulla patente
Fortuna? Può darsi !
Quanta strada …
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